Quando una persona sceglie di intraprendere un percorso di crescita personale — nel mio ambito parliamo di miglioramento delle proprie competenze organizzative — non lo fa mai in una bolla. Intorno a lei ci sono dinamiche, abitudini e persone che influenzano (e vengono influenzate da) quel cambiamento.
Per questo,
durante le consulenze di organizzazione, è essenziale adottare un approccio sistemico: valutare insieme chi sono le ersone che verranno influenzate dal cambiamento e decidere come coinvolgerli.
Coinvolgere le persone è fondamentale
Coinvolgere le persone che ci circondano non significa esporli a tutto o chiedere il permesso per ogni passo, ma considerarli parte del sistema e
scegliere con consapevolezza se informarli, farli partecipare o semplicemente accertarsi che non ostacolino il percorso.
Ad esempio, in famiglia se si riorganizza la gestione degli spazi in casa, è utile che tutti sappiano cosa sta succedendo e perché. Nel contesto lavorativo, rivedere il proprio metodo di gestione dei progetti senza allinearsi con i colleghi o i partner può generare incomprensioni. E anche gli amici, quando coinvolti nel cambiamento delle proprie abitudini di tempo libero, possono diventare un supporto oppure una resistenza.
Come coinvolgere gli altri nel proprio processo di cambiamento
Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- mappa le persone coinvolte nel cambiamento:
chi può aiutarti, chi può ostacolarti, chi è neutro
- scegli il modo più adatto per coinvolgerle:
condivisione, dialogo, ascolto attivo
- chiedi feedback e sii aperto a modificarlo: il cambiamento sistemico è anche adattamento reciproco
- spiega sempre il “perché” del cambiamento: crea comprensione e riduce le resistenze
Come costruire un sistema di supporto attivo
Nel percorso di cambiamento organizzativo
può capitare che alcune persone, consapevolmente o meno, mettano i bastoni tra le ruote. A volte per paura di perdere un equilibrio conosciuto, altre per semplice abitudine o per mancanza di comprensione. È proprio in questi casi che serve fare un passo indietro e osservare il contesto: chi mi sta ostacolando? perché lo fa? come il mio cambiamento potrebbe influire sulla sua vita?
Se qualcuno ti ostacola,
il dialogo è sempre la soluzione migliore:
- ascolta con empatia le sue perplessità,
- indaga le ragioni del suo ostacolarti,
- rispondi con chiarezza alle sue domande,
- accertati che comprenda le tue motivazioni,
- e se serve, definisci dei confini rispettosi ma fermi.
Allearsi è meglio che combattere
Quando le persone coinvolte si sentono parte di un processo e non vittime di una decisione imposta,
la collaborazione cresce, i risultati si consolidano e il cambiamento diventa sostenibile. Un’organizzazione ben riuscita non è mai un atto solitario: è un progetto condiviso.